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Artissima 2025: piattaforma d’arte e laboratorio del contemporaneo
La fiera di Torino, fin dalla sua fondazione nel 1994, unisce la presenza nel mercato internazionale alla grande attenzione per la sperimentazione e la ricerca ed è motore di un forte dinamismo che alimenta progetti e mostre in città
La trentaduesima edizione di Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino, si è chiusa in un clima di entusiasmo e concretezza, confermando la propria vitalità e la sua centralità come osservatorio internazionale del mercato dell’arte. Primo appuntamento italiano del calendario autunnale, la fiera ha rappresentato quest’anno un banco di prova concreto per la nuova aliquota Iva al 5% sulle opere d’arte, una misura decisiva per la competitività del sistema italiano che a Torino è stata osservata nel contesto di confronto europeo.
A questo proposito Luigi Fassi, direttore della fiera, afferma: «Artissima è stata il primo momento di verifica per l’Iva al 5%. La nuova aliquota si è rivelata non solo un provvedimento fiscale indispensabile ma un fatto culturale, una notizia di portata europea che ridefinisce il modo in cui l’Italia si colloca nel sistema dell’arte. Artissima ha avuto il privilegio e la responsabilità di metterlo alla prova, dimostrando come una fiera possa essere anche un luogo di diplomazia culturale, capace di far dialogare politica, economia e visione».
Il tema dell’edizione di quest’anno – Manuale operativo per Nave Spaziale Terra, ispirato al pensiero di Richard Buckminster Fuller – ha attraversato con coerenza l’intero progetto curatoriale, dalle sezioni Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions, fino alle sezioni curate Present Future, Back to the Future e Disegni, e ad alcuni progetti presentati dalle istituzioni, aprendo una riflessione condivisa sulla responsabilità collettiva e sull’immaginazione come risorsa del presente.
Le 176 gallerie provenienti da 36 Paesi hanno portato a Torino una proposta di altissimo livello curatoriale, in equilibrio tra sperimentazione e mercato, mentre i 34.500 visitatori in quattro giornate di apertura hanno consolidato un modello di successo che respira con la città. Oggi la fiera è il motore di un dinamismo diffuso, che alimenta e si alimenta dei progetti, delle mostre e delle istituzioni torinesi.
Il grande pubblico trova oggi nella città un’estensione naturale della fiera, confermando Torino come una delle capitali italiane dell’arte contemporanea e luogo di connessione tra linguaggi, economie e visioni. Con una crescita costante di visitatori, un aumento significativo di presenze di collezionisti e un’attenzione crescente da parte dei media di tutto il mondo, Artissima chiude così la sua trentaduesima edizione confermando il proprio ruolo di laboratorio internazionale del contemporaneo e piattaforma di fiducia per l’arte in Italia.
FOTO © Perottino-Piva-Castellano-Bergadano. Artissima | Archivio fotografico del sito web: www.artissima.art | Si ringraziano quanti hanno collaborato alla realizzazione di questo articolo.
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